Esiste una coscienza universale alla quale attingono tutte le specie viventi e, forse, questo estende il concetto di vita, di anima e di Dio anche tutto ciò che esiste, prescindendo dalla terminologia ottocentesca che vuole distinguere tra vita e non vita. La nostra percezione razionale delle cose è incompleta e ci rende dipendenti da una visione utilitaristica dell'esistente. In effetti dovremmo capovolgere il nostro punto di vista fino al punto da ammettere che non passa alcuna sostanziale differenza tra un essere umano e l'ultimo atomo di stronzio della più remota regione dell'Universo. Ogni differenza è solo superficiale e, perciò, poco importante per la comprensione della vita.
